Il Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco, impegnato nell’imprescindibile compito di tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale legato alla Grande Emigrazione italiana, intende essere vissuto anche come luogo di dibattito e sperimentazione, uno spazio di confronto e analisi attento alle sfide imposte dalla contemporaneità.
All’interno di un contesto storico e sociale in rapidissimo mutamento, caratterizzato da inedite connessioni tra dimensioni globali e locali, le migrazioni, la mobilità degli individui sono diventati alcuni dei principali oggetti di analisi scientifica. Parallelamente, numerose istituzioni culturali e museali hanno incrementato la loro azione di rappresentazione dei tragitti e della memoria di questi “nomadi della contemporaneità”. Il Museo Regionale dell’Emigrazione ha dunque sentito la necessità di promuovere una giornata di riflessione tra studiosi impegnati a vario titolo sui temi della raffigurazione visiva e della musealizzazione delle migrazioni. Finalizzato alla condivisione di riflessioni, risorse e risultati, il convegno Immagini Migranti. La rappresentazione delle migrazioni tra musei, cinema e fotografia avrà luogo mercoledì 26 settembre a Torino. L’evento, previsto dalle 9,30 fino alle 17,30, sarà ospite del Polo Museale d’Ateneo e si svolgerà in Corso Massimo D’Azeglio 52.
Il seminario prende spunto dalla fortunata mostra Ciao Italia! Un siècle d’immigration et de culture italienne en France allestita nella primavera del 2017 presso il Musée d’Histoire de l’Immigration di Parigi e ospite presso il Museo di Frossasco tra luglio e settembre 2018. Il convegno intende dunque stabilire più proficui rapporti tra il museo piemontese, quelli francesi e alcuni dei più importanti centri di studio delle migrazioni in Italia – come il Centro Altreitalie di Torino, il Cisei di Genova, il Fieri di Torino – nonché di istituzioni che, come la Regione Piemonte, sono state tra i promotori di alcuni interessanti progetti espositivi sul tema. Il Museo di Antropologia e di Etnografia dell’Università di Torino è inoltre partner dell’iniziativa.
Il convegno non è rivolto solo ad operatori museali, istituzioni culturali, docenti universitari e studenti, ma anche a tutti i membri della società civile che intendano confrontarsi con il tema. La giornata si articola in tre momenti: al mattino, un primo gruppo di relatori riporterà alcune esperienze di musealizzazione dei flussi migratori. A questi faranno seguito una serie di interventi legati invece alla rappresentazione delle migrazioni in alcune mostre temporanee. Dopo la pausa pranzo, il cinema e la fotografia, nel loro contributo al tema, giocheranno un ruolo da protagonisti.
Il programma del convegno, a cui parteciperà anche l’Ecomuseo Terra del Castelmagno rappresentato da Barbara Barberis, è consultabile qui.