Da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre la presentazione dei lavori delle residenze artistiche
Da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre 2023, le artiste e gli artisti selezionati nell’ambito della seconda edizione del progetto “Beica ben! Le valli occitane come non le avete mai viste, anzi vissute!”, restituiranno al pubblico le opere nate dalla permanenza nei territori cuneesi, con la direzione artistica di Olga Gambari. Si inizierà venerdì 29 settembre, alle 17, a Moiola con ritrovo in piazza IV Novembre per l’inaugurazione dell’installazione “Materia Nobile – Ricordati di non dimenticare” di Maura Banfo che, tra Roccasparvera, Moiola e Gaiola, ha racchiuso in manifesti, disseminati, le storie orali della valle Stura, ricche di parole ed immagini. Sarà anche occasione per l’incontro pubblico con l’artista, il castanicoltore Remo Degiovanni e il gruppo di anziani attivi di “Insieme diamoci una mano odv”.
Sabato 30 settembre, alle 14.30 si partirà dal Filatoio di Caraglio con la presentazione dell’installazione disegnata tra fantasia popolare e ambiente da Silvia Margaria dal titolo “L’Escondut”, per proseguire con passeggiata verso il Bioparco “Acqua Viva” di Caraglio accompagnati dall’artista, con la guida naturalistica Noemi Silvestro e la narratrice Caterina Ramonda.
Alle 18, invece, con ritrovo presso l’Ecomuseo Terra del Castelmagno, in località San Pietro, a Monterosso Grana, Manuela Cirino accompagnerà il pubblico al sito della sua installazione “Vai Saber”, in cui ritraccia il dialogo antichissimo tra cielo e terra. A seguire, su prenotazione, sarà possibile cenare presso L’Oste d’SenPìe e, alle 21.30, partecipare all’osservazione delle stelle con l’astrofisico Alberto Cora.
Domenica 1° ottobre, alle 10, è organizzata in Espaci Occitan una visita guidata al Museo occitano Sòn de Lenga di Dronero con il direttore scientifico Rosella Pellerino dove, alle 11, si terrà l’inaugurazione dell’opera “Un sonno lungo mille anni” di Enrico Tealdi, con un incontro con l’artista e la guida turistica Donatella Guerrini. Il progetto Beica Ben! è volto a valorizzare il patrimonio culturale, artistico, naturalistico e paesaggistico delle valli Grana, Maira, e da quest’anno anche della valle Stura: territori accomunati, ancora oggi, dalla forte identità culturale occitana.
Beica Ben! è promosso dal Comune di Caraglio, che ne è l’ente capofila, insieme a Comune di Celle di Macra, Associazione Espaci Occitan, Associazione La Cevitou, Cooperativa Floema, Unione Montana Valle Stura, Unione Montana Valle Grana, Comune di Monterosso Grana, Unione Montana Valle Maira e Comune di Dronero. Beica Ben! è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori” della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.
“Il Comune di Caraglio fin da subito ha creduto nelle potenzialità del progetto Beica Ben e con questa seconda fase stiamo mettendo ancora più al centro delle attività previste la valorizzazione turistico-culturale dei nostri territori – dichiara Paola Falco, sindaco di Caraglio –. Le residenze artistiche che hanno coinvolto, oltre alle valli Maira e Grana, anche la valle Stura sono la manifestazione più evidente di come sia possibile fare rete mettendo a fattore comune le peculiarità e le eccellenze che caratterizzano territori confinanti, per valorizzare le numerose peculiarità presenti, che affondano le loro radici nella tradizione occitana”.
“L’esperienza dell’edizione di Beica Ben! 2022, con Silvia Capiluppi, LabPerm, Lavinia Raccanello, Tommaso Rinaldi e Saverio Todaro, è stata la base da cui è germinato il progetto 2023, che si è esteso anche alla Valle Stura – spiega Olga Gambari, direttrice artistica del progetto -. Al centro di Beica Ben! ci sono le valli con i loro territori, storie e umanità, viste sia come committenti sia come destinatari dei progetti realizzati a partire dall’esperienza immersiva delle residenze. La dimensione dello spazio pubblico en plein air connota l’edizione 2023, con il desiderio di andare ancor più incontro alle persone nello spazio sociale della comunità. Dar vita a un progetto artistico che prenda vita in una relazione fisica, oltre che concettuale, con i luoghi, capace di parlare a tutti. Maura Banfo, Manuela Cirino, Silvia Margaria ed Enrico Tealdi sono le artiste e gli artisti che quest’anno hanno continuato l’esplorazione dei territori delle tre valli, con le loro storie e tradizioni, anche occitane, l’ambiente. Ricerche e tematiche eterogenee, insieme a un uso plurale di linguaggi, che rappresentano l’espressione più contemporanea dell’arte”.
PROGRAMMA
Venerdì 29 settembre, ore 17
Piazza IV Novembre – Moiola
Maura Banfo
“Materia Nobile – Ricordati di non dimenticare”
Maura Banfo sottrae all’oblio la saggezza degli anziani delle comunità, dà forma alla tradizione orale in manifesti affissi nei paesi, una parola simbolica di nuovo trasmessa. Tra Roccasparvera, Moiola e Gaiola, l’artista ha racchiuso in manifesti disseminati le storie orali della valle Stura, ricche di parole ed immagini.
Maura Banfo (1969) vive e lavora a Torino. Il suo lavoro dagli anni Novanta a oggi, ha segnato delle tappe importanti nel sistema dell’arte contemporanea italiana, con uno sguardo e una presenza significativa anche in ambito internazionale. Maura Banfo ha sempre subìto la fascinazione della materia: nella sua ricerca pluridecennale costellata di mostre, residenze d’artista e molti riconoscimenti, ha attentamente indagato osservando la realtà, a partire dagli oggetti che la circondavano e decidendo di restituirli con il mezzo fotografico (e non solo) come nuove entità spogliate del loro significato, architetture da esplorare, entità da osservare sotto punti di vista inediti per aprirli a nuovi codici di senso. La sua forza sta nel mantenere ben riconoscibile la propria impronta creativa e la propria poetica, ma in una continua scoperta di nuove sfaccettature e punti di vista: sebbene prevalga una preferenza per la fotografia, lavora con padronanza anche con il video, l’installazione. Le sue opere sono presenti in molte collezioni private e pubbliche.
maurabanfo.com
Sabato 30 settembre, ore 14.30
Filatoio Rosso di Caraglio (Via Giacomo Matteotti 40 – Caraglio)
Silvia Margaria
L’Escondut
Silvia Margaria propone un sentiero a tappe contrassegnando di rosso alcuni alberi tra il Filatoio e il Bioparco di Caraglio, ognuno portatore di una piccola storia della cultura occitana da ascoltare.
Silvia Margaria (1985) vive e lavora a Torino. Passa tre anni all’archivio film della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino, nel settore ispezione e catalogazione pellicole, esperienza lavorativa fondamentale per formare la sua attuale ricerca artistica: il modo attento di approcciarsi alla memoria e alla narrazione di identità del passato hanno attivato pratiche che formano un’attenzione più acuta verso le contingenze, le intermittenze del caso, le allusioni e i frammenti, la precarietà e la fragilità. La sua metodologia di lavoro dà importanza al dialogo e alla partecipazione con altre tracce visive, tenendo conto del rapporto tra gli opposti intesi come tensioni compresenti, dell’esperienza di relazione con la memoria, della complessità del rapporto tra uomo e ambiente. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. È membro dell’associazione Progetti Specifici (Torino). Collabora con la galleria A Pick Gallery (Torino).
silviamargaria.it
Sabato 30 settembre, ore 18
Ritrovo presso Ecomuseo Terra del Castelmagno (Frazione San Pietro, 89 – Monterosso Grana)
Manuela Cirino
Vai Saber
Manuela Cirino trasforma in un’installazione di pietre di fiume bianche e galleggianti sull’erba la costellazione delle Pleiadi, facendo incontrare cielo e terra come accadeva già nella preistoria dell’umanità.
Manuela Cirino (1962) vive e lavora a Novara e Milano.
Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro. Nel 1988 ha partecipato ad un progetto espositivo, ideato e curato dagli artisti, dal titolo Politica, del per o riguardante il cittadino a Novi Ligure. Dal 1990 al 1993 ha lavorato ad un progetto collettivo esponendo anche a Care of e alla Galleria Massimo Minini. In seguito, ha tenuto numerose mostre personali e collettive. Dal 2012 al 2015 ha presentato il progetto L’Immagine Negata alla Galleria Martano e alla Galleria Milano, focalizzando la riflessione sul rapporto tra opera d’arte e spettatore.
Da sempre interessata ad una indagine sull’idea di scultura declinata in forme aperte, utilizza anche mezzi diversi come la fotografia, il disegno e la parola. Nella ricerca attuale torna a concentrarsi sulla scultura e sul concetto di “sistema” per la sua messa in visione con una speciale attenzione all’utilizzo della ceramica, da sempre presente nella sua ricerca.
francescaantonini.it/it/-manuela-cirino
Domenica 1° ottobre, ore 11
Espaci Occitan (Str. Valle Maira 19 – Dronero)
Enrico Tealdi
Un sonno lungo mille anni
Enrico Tealdi raccoglie e trasfigura l’identità della valle Maira in un’effige pittorica su tavola sacra e ideale, un volto di donna in cui schiudono occhi e volti, le tante vite negate e violate dalla storia.
Enrico Tealdi (1976) vive e lavora a Cuneo e Angers. Mostre personali: L’Accordo, galleria Antonini, Roma, Halos, Pia | Palazzina Indiano Arte, Firenze (2022); Transfiguration Mode, Atri (2019); Concerto per carillon, Antonini Arte Contemporanea, Roma (2018); Si cercano parole che nessuno dirà, MAR, Ravenna (2016); First Floor, Hommes Gallery, Rotterdam, The Netherlands (2011). Collettive: Pittura italiana oggi, Triennale di Milano (2023), VOLTI, La pittura italiana di ritratto nel XX secolo, Como (2023), Gli Incontri della Luna, Raucci/ Santamaria Project, Milano (2022); Cartografia Sensibile, Palazzo Tornielli, Ameno (2022); The Milky Way, Franco Noero, Torino (2022); Citèra, Société Interludio, Torino (2020); Nero fortissimo. Rosa antichissimo, Museo Internazionale ceramico, Laveno (2018); Landina, Cars, Omegna (2015), 1 Koffer Kunst, Dusseldorf/Heerdt, Germania (2015); Italia Ora, Museo H.C. Andersen, Roma (2011).enricotealdi.it
Olga Gambari, direttrice artistica
È curatrice indipendente, critica d’arte e giornalista. Collabora con La Repubblica e Il Giornale dell’Arte. È stata direttrice artistica di The Others Art Fair, del festival internazionale di arte indipendente NESXT e direttrice responsabile del progetto editoriale artesera.it. Nel 2021 ha diretto Paratissima. Insegna Storia dell’arte contemporanea e Fenomenologia delle arti contemporanee allo IED-Istituto Europeo di Design. Ha curato mostre e progetti artistici multidisciplinari. A maggio 2023 è uscito il suo primo romanzo, “Il nome segreto” (Miraggi Editore). Al centro della sua ricerca e progettualità: l’idea dell’arte come luogo di sperimentazione multidisciplinare, laboratorio di pratiche e spazio pubblico.